TOTALMENTE RINNOVATA nell’aspetto grazie al riallestimento di tutte le sale e l’inaugurazione di un caffè intitolato alla storica direttrice Wittgens.
Il 1° ottobre il pubblico ha potuto ammirare il riallestimento di tutte le 38 sale – il primo in 40 anni – un nuovo percorso espositivo più accessibile per i visitatori, una collezione riordinata e un’efficiente illuminotecnica. Per l’occasione è stato inaugurato anche il Caffè Fernanda, locale della Pinacoteca, intitolato alla storica direttrice Wittgens, prima donna in Italia a dirigere un museo, che nel 1950 riaprì Brera dopo la seconda guerra mondiale. La caffetteria acquisirà i suoi prodotti in un orto a sud di Milano e ospiterà al suo interno tele delle collezioni museali.
Un percorso espositivo in una delle Pinacoteche più famose d’Italia e del mondo. Trentotto sale, una panoramica sull’arte pittorica che va dal gotico medievale al Novecento, con lo sguardo puntato sui capolavori della pittura Lombardo-Veneta, ma che accoglie importantissime opere del Rinascimento fiorentino e dell’Italia centrale, oltre ad ospitare importantissimi artisti stranieri. E’ così che alla Pinacoteca si possono ammirare capolavori senza tempo come il Cristo Morto e la Madonna con Bambino di Andrea Mantegna, la grande sala dedicata a Lorenzo Lotto, Tiziano e Tintoretto, con il meraviglioso Ritrovamento del Corpo di San Marco.
Tra i maestri del Rinascimento sono presenti Piero della Francesca, con l’ultima opera realizzata dall’innovatore umanista, la Pala Montefeltro; l’urbinate Bramante, che fu fondatore del Rinascimento milanese durante il suo soggiorno meneghino, di cui si conserva il Cristo alla Colonna; e infine Raffaello, il cui Sposalizio della Vergine è certamente una delle opere più note della collezione. Non meno note le tele del bergamasco Caravaggio, a cui è dedicata la sala 29, che ospita due opere importantissime come la Cena in Emmaus e la Canestra di Frutta oltre a molti quadri dei principali pittori caravaggeschi del Seicento. Tra gli stranieri, nomi di spicco sono senz’altro Rubens, il secentesco maestro fiammingo, ed il suo allievo ed amico Antoon Van Dyck, principali esponenti della pittura delle Fiandre.
La collezione non manca di presentare i maestri Macchiaioli dell’Ottocento, il noto pittore romantico Hayez, il cui celeberrimo Bacio trova spazio nelle sale della Pinacoteca, ed infine la pittura contemporanea di grandi artisti come il furturista Boccioni (La città che sale), Modigliani (l’Enfant Gras) e addirittura Picasso, qui presente con la sua Testa di Toro. Un’esperienza di grande importanza, un cammino ben costruito e completo attraverso i secoli fondamentali della storia della pittura italiana e non solo, punteggiato da capolavori immortali e sorretto da opere di artisti meno noti, ma fondamentali per la vitalità e lo sviluppo pittorico del nostro paese.
Video istituzionale della Pinacoteca di Brera | Official video of the Pinacoteca di Brera Un viaggio dentro Brera, la sua architettura, i suoi istituti, le sale e i capolavori della sua collezione permanente.
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